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L'ultimo Dittatore

LA VITA DEL LIDER MAXIMO

Fidel Alejandro Castro Ruz È stato primo ministro di Cuba dal 16 febbraio 1959 all’abolizione della carica, avvenuta il 2 dicembre 1976, ed è stato, dal 3 dicembre 1976 al 18 febbraio 2008, Presidente del Consiglio di Stato e Presidente del Consiglio dei ministri, nonché Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba. Castro, assieme al fratello Raúl, a Che Guevara e Camilo Cienfuegos è stato uno dei protagonisti della rivoluzione cubana contro il regime del dittatore Fulgencio Batista. È noto anche con l’appellativo di Líder Máximo (“Condottiero Supremo”), a quanto pare attribuitogli quando, il 2 dicembre 1961, dichiarò che Cuba avrebbe adottato il comunismo in seguito allo sbarco della baia dei Porci a sud dell’Avana, un fallito tentativo da parte del governo statunitense di rovesciare con le armi il regime cubano; nel corso degli anni Castro ha rafforzato la popolarità di quest’appellativo.

I PRIMI ANNI

Nacque a Birán, un piccolo villaggio della provincia di Holguín, il 13 agosto del 1926, terzogenito di Ángel Castro Argiz, un benestante proprietario terriero gallego originario di Láncara, e di Lina Ruz González, cubana figlia di immigrati spagnoli originari delle Isole Canarie.Dal 1941 al 1945, Castro si trasferì all’Avana, dove studiò nell’esclusivo collegio “de Belén”, sotto la guida di sacerdoti Gesuiti. Nel 1945 Castro s’iscrisse alla facoltà di Diritto dell’Università dell’Avana. Nell’ateneo, molto politicizzato, Fidel aderì alla lega antimperialista, schierandosi apertamente contro il nuovo presidente cubano, Ramón Grau.

LA RIVOLUZIONE CUBANA

Dopo essere stato esiliato nel 1955 dopo un disastroso assalto armato, Castro ritornò in patria clandestinamente, con diversi altri esiliati, navigando dal Messico a Cuba su una piccola imbarcazione salpata da Tuxpan il 25 novembre 1956 e approdata nella provincia di Oriente, dove il 2 dicembre si svolse la prima azione del gruppo, che volle chiamarsi il Movimento del 26 di luglio. Solo dodici degli ottanta uomini, tra cui Ernesto “Che” Guevara, Raúl Castro e Camilo Cienfuegos, sopravvissero alla ritirata sulle montagne della Sierra Maestra, e da lì cominciarono la guerriglia contro il governo di Batista. Il 24 maggio 1958, Batista lanciò diciassette battaglioni contro Castro nell’Operazione Verano. Nonostante lo svantaggio numerico, le forze di Castro misero a segno una serie di vittorie, aiutate dalla massiccia diserzione e dalle defezioni all’interno dell’esercito di Batista. Il capodanno del 1959 Batista lasciò il paese e le forze di Castro, alla testa di un corteo partito da Santiago di Cuba, entrarono trionfalmente all’Avana.

fonti: wikipedia

di Enrico Giglio - impaginato da Benedetta Iebole