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una mattinata in tribunale

Grazie all'attività di alternanza scuola-lavoro che ho scelto di svolgere presso uno studio legale ho avuto l'opportunità di trascorrere una mattinata all'interno del Palazzo di Giustizia di Savona.

Insieme all'avvocato che mi fa da tutor aziendale abbiamo iniziato con una serie di commissioni nei vari uffici del Tribunale tra i quali il ritiro di alcune notifiche agli sportelli degli Ufficiali Giudiziari, il ritiro di alcuni atti nell'ufficio Cancelleria Centrale Sezione Civile per poi recarci presso la Cancelleria del Giudice di Pace per depositare un ricorso per decreto ingiuntivo e dar corso ad altri vari incombenti.

Le udienze alle quali ho assistito riguardavano due sfratti per morosità promossi in quanto i conduttori non versavano regolarmente i canoni di locazione previsti dal contratto.

I due conduttori però non si sono presentati, e nemmeno i loro avvocati, circostanza già nota all’avvocato in quanto avevano già preavvisato il giorno prima - con telefonata presso lo studio - che non sarebbero comparsi.

Il Giudice ha, quindi, in udienza chiamato ripetutamente la controparte per accertarne l'assenza e controllato la regolare notifica degli atti ed accertato il mancato pagamento del dovuto. A fronte di ciò ha convalidato lo sfratto come richiesto dai proprietari degli immobili.

Per poter promuovere uno sfratto per morosità è necessario che le somme dovute dall’inquilino ammontino a due mensilità di canone.

I due casi oggetto di udienza riguardavano l’uno una locazione abitativa e l’altro una locazione commerciale.

Terminate le udienze di sfratto tenutesi in un’aula giudiziaria civile, ci siamo trasferiti in un’aula di diritto penale dove era in corso un procedimento riguardante fatti criminosi con implicazioni mafiose e in quel momento venivano escussi dei testimoni ai quali venivano poste domande su fatti precisi sia da parte del Pubblico Ministero si da parte degli avvocati difensori degli imputati.

Dall’esperienza della “mattinata in Tribunale” ho potuto comprendere che la “macchina della giustizia” sia civile che penale è molto complessa e coinvolge tanti aspetti e richiede numerose attività molto diversificate tra loro tutte tendenti a salvaguardare – per quanto possibile – il diritto di difesa a favore di ciascun cittadino in qualsiasi sede sia civile che penale.

di Sara Orsatti - impaginato da Virginia Giraldi