Gary McKinnon a soli 14 anni era in grado di infiltrarsi in reti considerate blindate. Il suo principale obiettivo fin da ragazzo è stato quello di provare l’esistenza degli UFO e per questo motivo violò ben 97 network dell’esercito americano. Conosciuto con il nickname di “Solo”, era solito lasciare una firma a testimonianza del suo operato scrivendo nei siti violati il messaggio: «La vostra sicurezza fa schifo». Secondo quanto dichiarato da McKinnon la sua missione è andata a buon fine. L’uomo sostiene infatti di aver visionato immagini di potenziali navi aliene, che purtroppo non è stato in grado di salvare. Gli Stati Uniti vorrebbero processarlo, ma McKinnon ha sfruttato la sua discendenza scozzese per sfuggire all’arresto e per ora la Gran Bretagna non sembra intenzionata a consegnarlo alle autorità d’oltreoceano.
Alcuni hacker non agiscono solo per il gusto della sfida o mossi da convinzioni politiche, ma solo per arricchirsi nel modo più semplice e veloce possibile. È il caso di Vladimir Levin, un hacker russo che nel 1995 violò i computer della Citibank, rubando quasi 10 milioni di dollari da numerosi conti correnti. La cosa sorprendente è che Levin non utilizzò nemmeno una connessione internet, ma riuscì ad accedere al sistema di telecomunicazione della banca, spiando le conversazioni private dei clienti, che rivelavano in formazioni sensibili sui loro conti. The Syrian Electronic Army È probabilmente il gruppo di hacker più famoso attivo oggi. Ha iniziato a farsi conoscere nel 2011, come gruppo segreto onliSoltanto 400mila dollari sono stati recuperati dalla polizia. È stato condannato a 3 anni di prigione e alla restituzione di 240mila dollari
È probabilmente il gruppo di hacker più famoso attivo oggi. Ha iniziato a farsi conoscere nel 2011, come gruppo segreto onliSoltanto 400mila dollari sono stati recuperati dalla polizia. È stato condannato a 3 anni di prigione e alla restituzione di 240mila dollari Gennaio 2017 | Il Network | 17 ne in supporto al presidente siriano Bashar al-Assad. La SEA non ha mai provato a rubare dati sensibili, ma cercava di creare disordine e malfunzionamenti. Ha effettuato attacchi a numerosi siti internet famosi, come Twitter e Facebook, riuscendo a renderli inaccessibili o comunque inutilizzabili per un certo lasso di tempo. I suoi obiettivi sono solitamente organizzazioni occidentali che promuovono politiche a loro avverse, come il New York Times, the Huffington Post e LinkedIn.
Edward Snowden ha 29 anni ed è un tecnico informatico che nel suo curriculum vanta un’esperienza alla Cia. Si chiama Edward Snowden la “talpa” che ha procurato al quotidiano britannico The Guardian il materiale con le rivelazioni sul programma americano di raccolta e controllo dei dati “Prism” che hanno fatto scoppiare il caso Datagate. Negli ultimi quattro anni, Snowden aveva lavorato per la National Security Agency (Nsa) prima da Ginevra e dopo come dipendente di diverse aziende esterne, tra cui Dell e Booz Allen Hamilton. Snowden ha detto che non ha idea di cosa prevede per lui il futuro, ma non ha paura perché non ha fatto nulla di sbagliato. “Il mio unico scopo è informare l’opinione pubblica su cosa viene fatto in loro nome e cosa contro di loro”, ha detto Snowden, confessando l’accaduto in una video intervista pubblicata sempre dal Guardian. Il giovane informatico ha rivelato informazioni riservate sul programma “Prism” perché non poteva “permettere al governo americano di distruggere la privacy, la libertà sul web e le libertà fondamentali delle persone nel mondo con un’enorme macchina di sorveglianza che sta segretamente costruendo”. Dal 20 maggio scorso, Snowden è chiuso nella stanza di un albergo a Hong Kong, dopo avere lasciato il suo lavoro come consulente della Nsa a Hawai, una volta raccolte le informazioni e copiato i documenti.
Si tratta del gruppo di attivisti informatici conosciuti per lanciare attacchi informatici in supporto a eventi di attualità politica o sociale. Il loro simbolo è Guy Fawkes, indossano infatti la stessa maschera divenuta celebre nel film V per Vendetta, ispirato all’omonimo fumetto di Alan Moore. Il gruppo è nato nel 2003 su un forum chiamato 4chan, molto noto sul web, con l’intento iniziale di causare piccoli disagi o scherzi, ma negli anni è mutato in una sorta di gruppo di giustizieri. Tra i loro obiettivi ci sono stati la chiesa di Scientology, il Klux Klux Klan, PayPal e molte istituzioni di primo livello. Sono conosciuti per il loro motto, che lasciano spesso come firma dei loro attacchi: «Noi siamo Anonymous. Noi siamo una legione. Noi non perdoniamo. Noi non dimentichiamo. Aspettateci».